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Il Castello di Pedres e la Tomba dei Giganti

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Cosa fare a Olbia durante le vacanze: visita ai siti archeologici più rappresentativi della città

Tra le tante attività che si possono fare in vacanza di sicuro interesse sono quelle “da visitare” nei luoghi dove la storia racconta cultura e tradizioni di un popolo. Il turismo culturale infatti fa da sempre parte della vacanza perché è il modo migliore per conoscere il posto che si visita e arricchire le proprie conoscenze. A pochi km dal nostro hotel rurale a 10 minuti da Olbia per esempio, degni di nota sono i siti archeologici con le tomba dei giganti di Su Monte de s’Ape di epoca nuragica e il castello di Pedres di epoca medievale.

Tomba dei giganti

Per raggiungere l’area basta prendere la strada per Loiri e dopo 3 km seguire le indicazioni. Si arriva così ai piedi del monte dove per prima cosa si intravedono le tombe dei giganti. Il complesso, di età nuragica, è composto da una pietra principale di forma allungata con un piccolo foro alla base che sta al centro di una fila più bassa di altrettante pietre. Dietro la stele più grande si apre una specie di corridoio ossia l’esedra, area sacra riservata a sacrifici e offerte che con i suoi 18 metri di lunghezza è la più lunga tra tutte le tombe rinvenute.

Il Castello di Pedres

Risalendo invece il monte si arriva sulla sommità dove si erge il castello di Pedres, sentinella del golfo di Olbia. Posizionato a 89 mt di altezza, il castello fu costruito tra il 1296 e il 1322 nel periodo di dominazione Pisano-Aragonese durante l’ascesa della famiglia Visconti. E’ caratterizzato da due piazzali, uno superiore e uno inferiore, cintati da mura poligonali, raggiungibili attraverso scale costruite con grandi massi di granito. La sua posizione permetteva di controllare il territorio fino al golfo di Olbia. Nel 1339 il castello venne affidato ai frati ospedalieri di san Giovanni di Gerusalemme. A partire dalla seconda metà del XIV secolo fu occupato dagli aragonesi e quindi dal giudicato di Arborea. Conobbe poi un definitivo abbandono all’inizio del XV secolo, in coincidenza col declino e lo spopolamento di Civita (poi Terranova Pausania).

Il consiglio è di visitare quest’area al tramonto per godere di un panorama e uno spettacolo che solo il golfo di Olbia può regalare!